“ ...nè cristiano né pagano,saracino o tartaro, nè niuno huomo di niuna generazione non vide né
cercò tante meravigliose cose del mondo come fece messer Marco Polo ...“
Così Rustichello da Pisa descriveva Marco nel comporre in franco-italico “Le divisament du
monde “ titolo originale de “ Il Milione” che si inseriva nel filone dei racconti della Tavola
Rotonda e delle gesta cavalleresche in voga nel Medio Evo.
Marco Polo con il padre Nicolò e lo zio Matteo parte da Venezia nel 1269 e percorre la via della
seta attraversando quelle che all'epoca erano note come “terre incognite” popolate,si riteneva, da
“Antropophagi” e mitiche belve, per arrivare nel leggendario Catai nel 1275 ove visse e prosperò
da ambasciatore del Gran Khan,discendente di Gengis Khan, e da governatore di una provincia fino
al 1292 quando intraprese il viaggio di ritorno per mare seguendo la via delle spezie; giunse a
Venezia nel 1295.
Dobbiamo “ Il Milione” alla battaglia dell'isola di Curzola e conseguente prigionia di Marco nelle
galere genovesi ove soggiornò con Rustichello che ,da letterato,trascrisse il viaggio di Marco e
poiché nulla si sapeva di quanto accaduto nel corso dei precedenti secoli,Marco Polo fu considerato
come lo scopritore dell'Asia Centrale e dell'odierna Cina ,convinzione ,questa ,che si protrarse nel
corso dei secoli a venire ; lo stesso Cristoforo Colombo si ispirò al suo racconto nell'intraprendere il
viaggio attraverso l'oceano occidentale e giunto sul continente americano era convinto di essere
approdato sule rive del Catai;convinzione che mantenne sino alla sua morte.
Oggi ,grazie all'archeologia e alla ricerca bibliografica si sa che sia la via della seta che la via
delle spezie percorse da Marco erano tra le tre o quattro piste che da almeno quattordici secoli
venivano percorse da missionari,eserciti e sopratutto da furbi mercanti che ben si guardavano dal
rivelare le fonti delle loro preziose perchè rare ed esotiche merci .
Erodoto ci narra di popoli che abitavano la Mongolia occidentale fino ai monti Altai , ove sono stati
scavati reperti di origine greca; Alessandro arrivò in India e l'incontro tra la cultura greca e il
buddismo generò la cultura di Gandhara ; gli annali cinesi riferiscono di un ambasciatore
dell'imperatore An-Tun ,ovvero Antonino noto come Marco Aurelio e ritenevano che i romani
discendessero dai cinesi; la conoscenza del baco da seta in Europa avvenne in concomitanza del
rientro dell'ambasciatore a Roma e la leggenda narra di due monaci ,mandati da Giustiniano che poi
rientrarono portando,nascosti nei loro bastoni, le uova del baco ; sulla costa della Cocincina sono
stati ritrovati oggetti di origine romana antecedenti al viaggio di Marco.
Tante altre notizie sull'orografia ,le etnie,i percorsi per mare e per terra sono ampiamente descritte
anche da “Il libro dei due maomettani”, “I viaggio di Giovanni da Pian del Carpine “ e da
“Itinerario di Frà Guglielmo di Rubruk” .
n.a.