Reggio Calabria 10 maggio 2017 ANTONINO CASTORINA :NON SERVE PD CHE SI ACCONTENTA, ORA SI AVVIA LA FASE DI RICOSTRUZIONE IN CALABRIA
Non
serve Pd che si accontenta, ora si avvia la fase di ricostruzione in Calabria
Ultimata la fase elettorale
che ha visto contrapposti Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano e
composta la direzione nazionale del Partito Democratico al termine di un
importante e partecipata assemblea nazionale due dati emergono in modo evidente
: il l Partito Democratico rimane
l’unica e più solida certezza nel panorama politico nazionale e vi è anche se
in assenza di un reale confronto nel merito un primo tentativo anche a Roma da
parte del Pd di aprirsi realmente alle nuove generazioni ed
alle migliori esperienze territoriali.
La segreteria nazionale sarà
l’ultimo passaggio organizzativo degli assetti del Pd e sarà la conseguenza di
questo ragionamento che ha come obiettivo quello di rilanciare il partito ed
affrontare le importanti questioni necessarie per offrire al nostro paese una
forza politica che non solo vuole governare i processi ma che ci chiarisca
anche come con una discussione sana nel merito.
Matteo Renzi nel suo
intervento afferma la necessità di ripartire insieme, di fare prevalere il
concetto del “noi” a quel “ maledetto
io” che nell’ultimo periodo ha lacerato il Pd ed
ha determinato la pesante sconfitta al referendum Costituzionale con le
conseguenze che ne sono derivate.
Una posizione condivisa
quella del segretario che però va declinata nei territori, dal livello
provinciale al livello regionale per costruire e fare ripartire anche il Pd
dove non è mai nato o dove è ancora in balia delle onde.
Serve passare tuttavia dalle
parole ai fatti, le scelte che deve assumere o che ha assunto il Pd , seppure fatte con una logica positiva , si
parli della direzione nazionale, della segreteria o anche delle candidature
alle prossime elezioni non devono rischiare di essere la derivazione di
rapportini interpersonali o di una chiacchiera a largo del Nazareno ma la
conseguenza di un legame con la società e con il territorio.
Il Partito Democratico in
Calabria deve innovare ed aggregare, deve riprendere la vocazione maggioritaria
per il quale il Pd è nato ed è stato
concepito : vincendo le elezioni e non solo i congressi le opportunità si
moltiplicano ed è evidente quanto sia importante supportare il Sud e la
Calabria in particolare modo.
Il Partito Democratico in
Calabria deve rinunciare alle statue di sale, ai reduci di stagioni politiche
ora mai concluse , a metodologie da prima repubblica.
Serve riorganizzarsi in tutta
la regione per costruire una proposta politica vincente e totalmente rinnovata,
non serve l’appoggio incondizionato al capo atteso che sarà compito del Pd
capire i bisogni della nostra comunità ,
le esigenze dei nostri territori ed portare a casa il sostegno di chi oggi governa
in tutta la nostra regione.
Serve ricostruire una grande
alleanza democratica con il popolo delle primarie e con gli elettori che ci
avevano portato ad essere il partito del 40% questa è la vocazione
maggioritaria.
Il materiale umano è già
presente ed in campo tanto nelle istituzioni quanto nelle varie federazioni che
compongono la Calabria ,nei singoli circoli e tra le nuove generazioni, un
materiale umano fatto di competenze e professionalità che vanno utilizzate in
un progetto di insieme e soprattutto in un congresso regionale e provinciale
che riorganizzi e resetti il PD nella nostra regione, queste personalità spesso
non sono valorizzate ed invero rappresentano la risorsa necessaria per rendere
la Calabria protagonista.
Non possiamo essere il Pd che
si accontenta o che si limita ad applaudire il lavoro degli altri, il Pd che si
esalta per una foto con Matteo Renzi o per una pacca sulla spalla , serve
provare ad andare oltre proprio nella consapevolezza di essere parte di un
gruppo dirigente, di una comunità che ama la propria terra.
Noi possiamo essere una
generazione protagonista che si assume le responsabilità di ricostruire il Pd ,
di guidare i processi politici e di cambiare realmente la nostra regione ed i
territori che la compongono.
La Calabria può e deve
diventare un reale modello virtuoso per il nostro Paese su come vi è un
rinnovamento dei gruppi dirigenti, su come avviene il ricambio generazionale e
su come chi ha avuto ed ha ruoli di responsabilità possa cedere in modo
responsabile l’opportunità ad una nuova generazione per potere cambiare le cose,
così avviene il rinnovamento attraverso un vero e proprio patto generazionale.
Così è stato a Reggio
Calabria , così sarà per l’intera regione, al netto delle sensibilità politiche
di appartenenza e nell’esclusivo interesse del nostro territorio.
I congressi territoriali
devono aprire una seria riflessione sulla Calabria e su come può avvenire un
reale riscatto del nostro territorio, la nostra generazione è già in campo per riorganizzare
e ricostruire il Pd, nessuno può fermare questo percorso.
In direzione nazionale per la
Calabria sono presenti i più auotorevoli rappresentanti istituzionali della
nostra regione, a loro più d tutti la responsabilità di vincere la scommessa di
portare la voce della Calabria a Roma e non il contrario, di vincere la
scommessa del merito di un Pd che vuole e deve essere punto di riferimento di
tutto il campo riformista del nostro territorio.
Antonino Castorina
Capogruppo Pd Comune Reggio
Calabria
Consigliere Metropolitano
delegato al Bilancio ed alle Politiche Comunitarie