Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, annuncia l’attacco in Siria.

Tramp ha parlato di uno sforzo alleato contro “barbarie e brutalità” in una “operazione congiunta” con Regno Unito e Francia. May, sostiene di aver “tentato ogni canale diplomatico”, ma che tutti gli sforzi in questo senso sono stati mandati a monte” e denuncia in particolare “il veto dei Russi a una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu sulla costituzione di un’investigazione indipendente sull’attacco di Douma”. Sostiene che non resta alcuna “alternativa praticabile all’uso della forza” contro “le armi chimiche del regime siriano”. May assicura quindi di non aver preso la decisione “a cuor leggero”, spiega che il suo governo avrebbe “preferito un’altra strada”, ma giudica a questo punto l’azione militare – decisa senza un passaggio parlamentare a Westminster – “nel miglior interesse nazionale britannico”. “La storia – conclude – ci insegna che la comunità internazionale deve difendere le regole globale per mantenerci tutti sicuri. Questo è ciò che il nostro Paese ha sempre fatto. E che noi continueremo a fare”.