Mario Oliverio, Polsi diventerà il simbolo della Calabria che cambia.Stiamo lavorando per toglierla dall'isolamento
La ‘ndrangheta non si combatte solo con la prevenzione e la repressione, ma anche creando luoghi aperti e accessibili a tutti e combattendo un uso distorto della religione e dei suoi simboli. Il santuario di Polsi negli anni passati è stato orribilmente sfregiato. Ora deve diventare il simbolo del riscatto della Calabria. La bellezza straordinaria di questo luogo e le bellezze che lo circondano devono essere pienamente conosciute e ammirate da tutti. Queste le parole del Presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio sui social, che ieri mattina, accompagnato dal vescovo della Diocesi di Locri-Gerace, mons. Francesco Oliva, dal Commissario Straordinario di Calabria Verde, gen. Aloisio Mariggiò e dall'ingegnere Pino Iacino, ex Capo Compartimento Anas Calabria, ha compiuto un sopralluogo per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione della strada di collegamento Fiumara Bonamico-Pirria-Melia-Farnia-Cano che collega il Santuario di Polsi a San Luca. Il "viaggio" di verifica sul cantiere è partito dalla sede dell' 8° distretto di "Calabria Verde", a Bovalino, dove il presidente della Regione ha incontrato i giornalisti. La strada su cui si è intervenuti è lunga 25 chilometri e riveste un'importanza straordinaria per "rompere l'isolamento del santuario".