<<Vi sono due storie: La storia ufficiale, menzognera e la la storia segreta, nella quale si trovano le cause vere degli eventi>>. Honorè de Balzac
Il termine “Democrazia”deriva da demos“Popolo” e kratos “Potere”ed esprime un sistema di governo il cui potere è esercitato dal popolo attraverso suoi rappresentanti “Liberamente”eletti.
Un “Popolo” è tale se i suoi componenti sono coesi da fondamentali e condivisi valori etici quali,per esempio, tolleranza e rispetto degli uni verso gli altri, qual che sia l'etnia, la religione professata, le opinioni politiche; diversi ma uniti nel perseguire il bene comune attraverso un onesto e costruttivo dialogo, seguendo i dettami della Costituzione .
Ebbene, a mio avviso, tale concetto di popolo tende a essere sempre più evanescente per mutamento antropologico dell'individuo e ritengo che oggi più che di“Popolo”si dovrebbe parlare di “Massa” dal greco “Maza ovvero impasto” e da qui impastare, manipolare, pratica diventata usuale con l'avvento della “Scienza del consenso” la cui efficacia è direttamente proporzionale al basso livello culturale; e che ci sia uno scadimento culturale di massa è sotto gli occhi di tutti; le prove Invalsi documentano tale involuzione persino tra gli studenti, specie al Sud.
Ma cosa ha reso ignavi larghi strati di popolo trasformandoli in massa ?
Negli ultimi decenni televisione, internet, frequenti contaminazioni culturali vissute con superficialità, hanno accelerato il processo di una pessima acculturazione, producendo una globalizzazione complessa, oltremodo articolata e in costante fermento dai connotati difficilmente comprensibili ai più, ingenerando ansia per il presente, paura nel futuro e da tali stati emotivi è sbocciata la spinta a chiudersi entro recinti protettivi delegando le possibili soluzioni a un Messia. Sin dagli anni ’80 è esplosa la cultura di massa infarcita di numerosi prodotti ludici, il neoliberismo ha inculcato la competizione degli uni sugli altri, non più amici ma competitori; prevale la corsa al potere politico ed economico fine a se stesso; senso di responsabilità e rigore sono in caduta libera; la famiglia perde pezzi venendo meno alla funzione di guida, educazione e protezione: E' nato un “Uomo nuovo”, l'IO divinizzato, per come ce lo consegnano i più frequentati social media.
Tale processo ha portato alla secolarizzazione di politica, religione e persino della sociologia: sono quasi scomparsi i corpi intermedi che, in qualche misura, arginavano l'elite e rendevano efficaci, per quanto perfettibili, le istituzioni democratiche.
In tale contesto l’elite, che è sempre esistita al di là di ogni infingimento “democratico”, piuttosto che evolversi verso un sempre maggiore umanesimo, da guida al “Servizio” del popolo si è evoluta, specie in alcuni Paesi storicamente predisposti, in entità dirigista, cinica e spietata: sono nate le “Democrature”ove il popolo è diventato massa da condizionare e guidare attraverso la “Scienza del consenso” e , ove non bastasse, tortura e carcere.
Le varie correnti populiste ed estremiste sono i prodromi di tali involuzioni della democrazia .
Nelle democrazie occidentali post ideologiche il consenso si ottiene attraverso processi di persuasione occulta; il primo passaggio consiste nel far germogliare nelle masse uno “stato di spirito”, ovvero un atteggiamento culturale dalle determinate finalità nascoste: tale processo è magistralmente illustrato dall'esoterista francese René Guenon (1886-1951), per chi volesse approfondire.
Un metodo si basa sulla “Coincidenza degli opposti": La nascente elite autoritaria piuttosto che affrontare con responsabilità, cognizione e rigore le problematiche nascenti li strumentalizza, innesca il seme della discordia tra “Destra e sinistra” (tacendo volutamente che le dittature comuniste e fasciste sono i due volti della stessa medaglia) tra “Ricchi e poveri”, tra “Autoctoni e barbari invasori” e le masse si trasformano in tifosi da stadio, ignorando che il fine ultimo di tale processo è la conquista del potere da parte di una elite che dichiara bugiardamente di agire per il bene comune.
Un altro metodo dettato dalla “Scienza del consenso” consiste nel buttare in pasto alla massa un “Pericolo pubblico collettivo”, creato e amplificato ad hoc: Ed ecco che si invoca e ci si affida a un “Uomo forte”, al Messia di turno, all Uomo della Provvidenza .
Sempre per chi volesse approfondire suggerirei la lettura di un noto romanzo distopico di George Orwell dal titolo “84” .
N.A.