Nino Aricò, La conquista dello spazio




Aldilà della pubblicistica che vuole la conquista dello spazio come una nobile ed eroica avventura del genere umano che intrepido si spinge oltre le mitiche Colonne d'Ercole la verità sottesa é altra. 

I nostri antichi progenitori, cacciatori e raccoglitori, guerreggiavano per difendere il territorio dal quale traevano i mezzi di sussistenza; esaurite le risorse qui si spostavano in un altrove più ricco e  promettente. Con l' avvento di agricoltura e allevamento si rese necessario lo stanziamento e si costituirono i primi nuclei stabili, poi, per meglio difendere i propri beni ,si riunirono in villaggi e vennero le città, infine le nazioni in perenne competizione tra loro per appropriarsi di nuovi territori e sfruttarne le risorse naturali. All'inizio dell' epopea umana si viveva in armonia con la natura poi, con il fluire dei millenni, il sapiens si specializzava in homo tecnicus, per così dire, disperdendo pregevoli valori umanitari fino a perdere il senso del sacro che aveva permeato di sé buona parte del Medioevo pur tra guerre e pestilenze. 

Si é così sviluppata una società estraniante lontana da modelli ideali contrassegnata dal benessere di pochi e da spinte consumistiche rivolte ai molti spesso disagiati e incapienti. Società fortemente energivore protese a innovazione tecnologica e offerta di beni di largo consumo ; fonti energetiche, materie prime determinano la struttura sociale e ne dettano le regole ; non l' economia al servizio dell' uomo ma l'uomo al servizio dell'economia ; un modello economico che genera guerre, migrazioni, carestia, pandemie, inquinamento di coscienze e di questo piccolo pianeta, piccola astronave che vaga tra le stelle dell'immenso universo; la Terra nostra unica casa comune. In tale contesto i partiti politici, trasformatosi in comitati di potere, non immaginano minimamente un modello di sviluppo compatibile e dunque un modello sociale che tendesse, sia pure idealmente, alla felicità dell'uomo e alla sopravvivenza sine die della specie umana.

 Prevalgono sete di potere e istinti bellicosi. Se l'umanità riuscirà a sopravvivere a se stessa ,esaurite le fonti di sussistenza, dovrà necessariamente volgere lo sguardo a nuove frontiere, a luoghi vergini da colonizzare e sfruttare; dovrà proiettarsi verso le stelle, Luna, Marte, asteroidi ed esopianeti vaganti nello Spazio esterno e non sarà un impresa indolore.

Ma perché Cina, Russia e America dovrebbero investire ingenti risorse, magari a scapito di utili strutture sociali, qual é la molla propulsiva ? Stanno forse progettando la salvezza della futura umanità?

Progettano la guerra. Nel 1945,abbattuto il regime nazifascista, americani e russi fecero a gara per spartirsi le spoglie della potente Germania accaparrandosi ricercatori e scienziati che avevano contribuito a costruire la V2. I due Stati entrarono subito in competizione all'insegna del motto “se vis pacem para bellum” ma si era in epoca di guerra fredda e ai V2 seguirono i missili balistici; caduto il muro di Berlino, con il disfacimento della Russia non cessarono le velleità imperiali dei contendenti e anzi più tardi vi si aggiunse la Cina; si é così entrati nella fase che vede l'impiego di enormi risorse per la conquista dello spazio con le precise finalità di sfruttamento scientifico, economico e militare dei corpi celesti di prossimità oggi ,un domani di corpi celesti distanti anni luce. Al vasto pubblico non é noto ma oltre la barriera dei 150-200km dalla superficie terrestre vagano migliaia di satelliti artificiali, capsule e navicelle ma non tutti hanno finalità puramente scientifiche o metereologiche o di trasmissione , il sistema che ci consente l uso dei telefonini; il GPS serve per la guida dei missili oggi supersonici e la guerra al 5G non é casuale. Sin dal lancio del primo Sputnik (1957) é invalsa la convinzione che la Luna sarebbe un'ottima base di rappresaglia e ci fu tra i potenti chi disse : “Chi conquista la Luna dominerà la Terra”.              

L'uomo da il meglio di se nei momenti del pericolo e per quanto possa apparire paradossale é alla ricerca ai fini militari che dobbiamo innovazioni che contrassegnano la modernità ; il microchip é stato inventato per la guida dei missili balistici, internet per sapere in tempo reale ove sparare tant'é che si pensa a un internet lunare; tante altre scoperte e innovazioni nel campo della chimica, fisica, metallurgia sono dovute alla corsa per la conquista dello spazio, ma sempre con finalità di prevalere l uno sull'altro in campo economico-militare.

La conquista dello Spazio sarà al costo di una rivoluzione copernicana dell'essere uomo. Già oggi vengono segnalati esopianeti compatibili con la vita umana ma distanti anni luce; non sarà la distanza a impedirlo grazie alle future innovazioni tecnologiche ; la variante problematica sarà il tempo e dunque si pensa di progettare astronavi generazionali che solcheranno i mari siderali come già le navicelle di Colombo affrontarono i flutti di uno sconosciuto oceano ma chi salirà a bordo non bacerà il suolo della nuova Terra ,lo saranno i nati sulle navi, i figli o i nipoti o i pronipoti ; ma costoro saranno ancora esseri umani per come noi oggi siamo o gravità, radiazioni, cibo, nuova atmosfera determineranno varianti genetiche che daranno vita a un nuovo essere ?

La cibernetica verrà in soccorso consentendo un potenziamento delle capacità umana, la biologia si evolverà verso genotipi adatti al nuovo ambiente. Tutto ciò, per quanto abbia il sapore fantascientifico, non é improbabile che accadrà se l umanità riuscirà a non autodistruggersi ancor prima, evento neppure questo improbabile, dal momento che per ogni dove sulla Terra spirano venti di guerra a meno che non riusciremo ad affratellarci per difenderci da un comune nemico. Magari alieno.

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