Il presidente-regione affronta il commissariamento della sanità, un’indagine per corruzione e il peso della leadership politica: il 2025 è l’anno della verità.
Roberto Occhiuto (Cosenza, 13 maggio 1969) è attualmente Presidente della Regione Calabria, carica ricoperta dal 4 novembre 2021, dopo le elezioni anticipate del 3–4 ottobre 2021 – a seguito della morte di Jole Santelli. Laureato in Economia all’Università della Calabria, giornalista pubblicista e imprenditore (editoria, viticoltura e media locali), ha iniziato la propria attività politica nel 1993 come consigliere comunale a Cosenza con la Democrazia Cristiana, per poi entrare nel Consiglio Regionale nel 2000 e successivamente alla Camera dei Deputati dal 2008, prima con UDC e poi con Forza Italia
Fratello minore del noto politico e architetto Mario Occhiuto.
Presidente della Regione Calabria (dal 2021, rieletto nel 2021 con il 54,5% dei voti)
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Commissario straordinario per la sanità calabrese (nomina avvenuta subito dopo l’insediamento regionale)
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Vice‑segretario nazionale di Forza Italia, eletto nel congresso di febbraio 2024
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Presidente della Commissione Intermediterranea (CIM) per la CRPM, confermato fino al 2026
Come commissario, ha guidato la riforma sanitaria regionale:
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Nel marzo 2025 ha chiesto e ottenuto la dichiarazione dello “Stato di emergenza” per la rete ospedaliera, con se stesso nominato commissario della Protezione Civile per la ristrutturazione dei presidi
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Ha approvato i bilanci 2015–2021 della Gestione sanitaria accentrata, riducendo un disavanzo che dal 2022 era di 80 milioni a circa 18 milioni euro
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Il 6 giugno 2025, durante un convegno a Pizzo, ha sottolineato una “sanità in movimento, non più immobilizzata dai commissariamenti precedenti”, e la volontà di avviare un vero processo di uscita dal commissariamento
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Ha promosso digitalizzazione, centralizzazione degli hub ospedalieri e potenziamento della mobilità territoriale, con indicatori positivi sui LEA e prevenzione sanitaria .
Critiche sostenute – da voci locali e gruppi di opposizione – parlano di ritardi, disservizi e malasanità, sostenendo che l'emergenza sanitaria sia un atto di sfiducia nei suoi confronti .
A fine 2024 è stato sottoposto a un intervento per severa insufficienza mitralica presso l’ospedale “Renato Dulbecco” di Catanzaro. L'operazione è riuscita e ha iniziato la riabilitazione con prognosi riservata; a dicembre il suo decorso era giudicato buono.
Il 25 aprile 2025 ha ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Catanzaro, nell'ambito di un’inchiesta per corruzione che coinvolgerebbe più persone.
Occhiuto ha espresso grande sorpresa e indignazione: “È una cosa infamante, è come se mi accusassero di omicidio”, e ha chiesto la massima trasparenza, chiedendo formalmente di essere sentito dai magistrati.
Al momento resta in carica senza alcuna sospensione automatica prevista dalla legge.
Occhiuto si trova al centro di un momento cruciale. Da un lato, la transizione dal commissariamento sanitario appare ora a un punto di svolta promettente; dall’altro, l’inchiesta giudiziaria rappresenta una bomba mediatica e politica. Nei prossimi mesi saranno decisivi non solo gli sviluppi sulla sanità regionale, ma anche l'esito dell’indagine per corruzione.